Ungheria - Soldato d'inverno

Soldato d'inverno di Daniel Mason

La #ValigiadelLettore di questa settimana ci regala una storia colma di emozioni: amore, colpa e redenzione sono i temi fondamentali di “Soldato d’inverno”, un libro che ci porta indietro nel tempo fino agli anni che precedono l’inizio prima guerra mondiale.

Le dorate sale da ballo e gli eleganti cafè viennesi hanno sempre fatto da sfondo alla vita di Lucius Krzelewski finché, quasi ventenne, decide di dedicarsi allo studio della medicina.
La sua vita cambia drasticamente quando l’Europa precipita nel baratro del conflitto mondiale: arruolatosi volontario in una squadra di medici da campo, non ha la minima idea di quello che dovrà affrontare negli anni che seguiranno. Lo slancio idealista che lo aveva portato ad avvicinarsi alla professione medica all’improvviso si dovrà scontrare con la drammatica realtà di una scienza che è ancora completamente impreparata di fronte alle ferite del corpo e della mente.
In una gelida Chiesa nel nord dell’Ungheria, diventata ospedale militare, Lucius incontra suor Margarete, una giovane suora infermiera che tenta caparbiamente di accogliere e salvare quanti più soldati possibile  con le poche risorse a sua disposizione.
Una sera di febbraio un giovane soldato ferito, con un pastrano imbottito di disegni, compare in un bosco vicino all’ospedale in stato di shock, privo di memoria, di parole e della volontà di vivere.
Accanto alle vicende di questi due uomini e di questa donna prendono vita un amore travolgente e disperato e uno vibrante, tenero, appena accennato, entrambi irreali e senza futuro.
Mettiamo in valigia un atlante di anatomia e prepariamoci a partire per l’Ungheria immergendoci in una storia che ci costringerà a fare i conti con le ferite, visibili e invisibili, che ogni conflitto lascia dietro di sé.