Mont Saint-Michel - E tutt'intorno il mare

E tutt'intorno il mare di Dominique Fortier

L’abbazia di Mont-Saint-Michel è il panorama magico che domina la nostra #ValigiadelLettore di questa settimana.  In quest’isolotto, in cui la lotta perenne tra la terra e il mare crea da secoli paesaggi mozzafiato, nel 708 il vescovo Oberto decise di edificare un santuario dedicato all’arcangelo Michele apparsogli in sogno.

Da allora Mont-Saint-Michel è diventato un luogo dedito alla preghiera e alla cultura, grazie ai tesori contenuti nella sua ricchissima biblioteca. Ma in questo affascinante romanzo diventa anche il trait d’union tra due storie distantissime tra loro.
Eloi è un pittore quattrocentesco dilaniato dalla perdita della donna amata: Anna, una nobildonna sposata. Eloi decide di ritirarsi nell’abbazia per lavorare come miniaturista e, pagina dopo pagina, ripercorre la sua tormentata storia d’amore con Anna, alimentata anche grazie ai libri che lui, analfabeta, era solito ascoltare dalla voce dell’amata.
Più vicino a noi, nel XXI secolo, una giovane madre tenta di conciliare la nascita della sua prima figlia, con la sua passione per la scrittura. Ogni ora, ogni minuto strappati alle cure costanti che la neonata richiede e dedicati alla scrittura, sono accompagnati da una fretta e un senso di colpa che detesta.

Entrambi i protagonisti sono entrati nell’abbazia, come in tantissimi prima di loro, alla ricerca di un rifugio che porti felicità o pace nella loro esistenza: scopriranno che non basta neppure un luogo incantato come Mont-Saint-Michel per cambiare la propria vita. Ciò che però impareranno ad accogliere nelle loro giornate è la calma, una virtù che apprenderanno osservando per ore i movimenti lenti delle maree, i gesti reiterati dei monaci e le pietre, sgretolate e segnate dal vento, dalla salsedine e delle maree, eppure apparentemente incuranti del tempo che passa logorandole.

Ma questo libro è prima di tutto un maestoso inno ai libri e alle biblioteche: le vite degli uomini possono passare senza lasciare traccia sulla terra, ma i libri, come ricorda l’autrice, sopravviveranno.

In partenza per il Nord della Francia mettiamo in valigia una penna stilografica e un calamaio: sarà utile avere gli strumenti adeguati se vorremo annotare su carta le sensazioni che questo posto magico ci saprà trasmettere.