Perù - Il ponte di San Luis Rey

Il ponte di San Luis Rey di Thornton Wilder

Non è una #ValigiadelLettore adatta a chi soffre di vertigini quella che ci attende questo mercoledì, sia chiaro.
Inerpichiamoci sulle vette più scoscese e selvagge del Perù, sulla strada accidentata che da Lima porta fino a Cuzco per ammirare il ponte più bello del paese, costruito con tralci di vimini dagli Incas e considerato indistruttibile. Almeno fino a quel giorno d’inizio XVIII secolo, in cui, improvvisamente, il ponte cede, causando la morte di cinque persone che in quel momento stavano transitando sulle sue funi.

Un vecchio monaco di nome Fra’ Ginepro assiste impotente alla scena e, nei sei anni successivi, si dedica con fervore ad indagare ogni particolare di queste cinque vite, catalogando minuziosamente migliaia di episodi, aneddoti e testimonianze.

La motivazione di questo studio è piuttosto curiosa: animato dall’ottimistica convinzione che esista una coincidenza tra la realtà e il bene, Fra’ Ginepro vuole dimostrare che la rottura del ponte fa parte di un preciso disegno divino con il quale si vuole punire le azioni indegne degli uomini coinvolti.

Mentre scava nelle vite di questi cinque sfortunati vengono alla luce storie particolari, tenere, talvolta buffe, ma sempre umanissime. In un tentativo di mettere ordine tra l’ammasso di informazioni raccolte, Fra’ Ginepro decide di classificare le persone con dei punteggi in base ai parametri di bontà, devozione e utilità.

Infine scoraggiato dai deludenti risultati dei suoi studi, il monaco non può far altro che gettare la spugna e concentrarsi sullo studio della struttura del ponte.

Sarà un altro personaggio del romanzo, l’indimenticabile Badessa, a tentare di sciogliere il mistero che riguarda quelle vite e i loro destini con le parole che chiudono il romanzo: "Presto moriremo, ed ogni memoria di quei cinque sarà scomparsa dalla terra, e noi stessi saremo amati per breve tempo e poi dimenticati. Ma l'amore sarà bastato; tutti quei moti d'amore ritornano all'Amore che li ha creati. Neppure la memoria è necessaria all'amore. C'è un mondo dei viventi e un mondo dei morti, e il ponte è l'amore, la sola sopravvivenza, il solo significato".

Vincitore del Premio Pulitzer nel 1928, il celebre romanzo di Thornton Wilder è stato l’ispirazione per numerosi adattamenti teatrali, cinematografici e radiofonici.

Partiamo quindi per il Perù, e fermiamoci lungo tra celeberrima strada tra Lima e Cuzco, portando con noi una valigia contenente dei tralci di vimini, lo stesso materiale che per tempo immemore ha reso solido il ponte di San Luis Rey.