Una volta l'Argentina di Andrés Neuman

La #ValigiadelLettore questa settimana ci porta a Buenos Aires, la capitale argentina dove si svolge il romanzo famigliare di Andrés Neuman. Prendendo spunto da una lettera della nonna, ripercorrendo il viaggio intrapreso dai bisnonni dall’Europa al Sud America in cerca di libertà e maggior fortuna, lo scrittore racconta la vita di più generazioni inframezzando aneddoti e vicende personali ai racconti ascoltati da bambino. Con un tono divertito e una sottile ironia Neuman ci offre un romanzo di formazione che diventa anche il ritratto di una famiglia sullo sfondo di un Paese travagliato e attraversato da golpe e dittature sanguinarie che non hanno risparmiato i suoi parenti. Un Paese in bilico tra il mito del calcio e le parate militari, il tango e i desaparecidos. La scrittura diventa un modo per salvare dall’oblio i ricordi e le memorie, di lasciare traccia del passato dietro a sé compiendo un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca delle proprie radici.

Portiamo con noi l’immancabile pallone, emblema di quello sport nazionale che ha una tale portata sociale in Argentina da riuscire ad evitare al padre di Andrés – musicista che di calcio non si interessa affatto - il servizio militare e che consente allo stesso autore - bambino - di farsi accettare dall’ambiente machista della scuola.